All Right Pait Workshop
Come i libri, i film e la musica, anche i poster raccontano storie.
Ma diversamente da loro, i poster hanno il difficilissimo compito di raccontarti quella storia in un battito di ciglia: un unico grande foglio di carta che in pochi secondi deve sorprenderti, conquistarti e “farsi spiegare” da solo.
Ecco perché il poster rappresenta uno dei medium più efficaci ma anche più difficili da domare nell’armamentario di un Graphic Designer: che sia su uno schermo o su un muro, il poster porrà una domanda nei tuoi occhi e la risposta nella tua testa.
In pieno lockdown a causa dell’emergenza Coronavirus, 25 studenti del biennio TAG2020 hanno partecipato all’All Right Pait Workshop, guidati dal Graphic Designer trentino Matteo Campostrini e dal docente TAG Stefano Borgogno.
Dopo una prima parte teorica concentrata sull’evoluzione dei poster illustrativi, che ritrovano i loro pionieri nella Polonia e nella Cuba degli anni ’60, gli studenti hanno affrontato una sfida irriverente ma tutt’altro che facile: visualizzare un proverbio trentino in un poster illustrativo.
Similmente ai poster, anche i proverbi hanno il compito di condensare in poche parole piccole saggezze, verità, consigli – ricordandoci chi siamo attraverso dove siamo.
Per lavorare sulle proprie origini non solo linguisticamente ma anche visivamente, agli studenti è stato imposto l’obbligo di lavorare “con le proprie mani”: due tools importantissimi troppo spesso sprecati a pigiare i tasti di una tastiera.
Ogni elemento dei poster dunque, sia questo testo o illustrazione, è stato prodotto ad hoc dagli studenti stessi, sia in analogico che in digitale.
Alta Formazione del Verde e Agrifood
Durante l’unità formativa di Progettazione Grafica, tenuta dal docente Stefano Borgogno, è stata lanciata una challenge per la realizzazione della nuova identità visiva dei corsi di Alta Formazione erogati dalla Fondazione Mach di San Michele all’Adige nei settori del verde e dell’agrifood.
Al termine dell’unità formativa il committente ha scelto l’identità visiva e i 6 componenti del gruppo hanno avuto il compito di rendere reale il loro lavoro durante un periodo di praticantato presso la Fondazione.
Durante l’attività d’aula il progetto si è concentrato sulla progettazione dei loghi dei due corsi. Ogni gruppo ha realizzato una moodboard per individuare i concetti su cui focalizzarsi durante la realizzazione del progetto.

Per rendere i loghi coerenti con il brand della Fondazione, il gruppo ha quindi deciso di riprendere la forma che più contraddistingue il suo logo, ovvero il tradizionale scudo. Questo elemento è stato utilizzato come contenitore per altri elementi grafici che, a seguito di un confronto iniziale gli studenti giunti alla scelta di alcuni elementi ripresi dal mondo della natura.
Per l’A.F. Agrifood hanno elaborato un motivo decorativo ispirato all’acqua mentre per l’A.F. del Verde ci sono ispirati alle linee dei campi coltivati. I colori in aggiunta definiscono meglio i due corsi presenti e i possibili futuri.

I pittogrammi seguono un’unica linea stilistica, creano un’identità visiva forte e coerente nelle sue declinazioni. I motivi decorativi sono stati in seguito applicati a diversi materiali e oggetti, permettendo di distinguere quelli dedicati all’uno o all’altro percorso.
Il carattere tipografico Nexa infine, con la sua linearità, intende promuovere il perseguimento dell’innovazione e le modernità.

Durante il seguente periodo di praticantato il gruppo di studenti si è concentrato sulla realizzazione del manuale d’uso del logo e di creare alcuni applicativi promozionali, che potete vedere nelle immagini sottostanti.




Ventotto
Ventotto è un progetto nato quasi per gioco. Immaginatevi un team composto da 3 ragazzi e 3 ragazze, un tavolo pieno di fogli scarabocchiati e un momento per confrontarsi e trovare l’idea geniale per una rivista digitale.
Quel giorno si respirava tensione e nervosismo tra le ragazze e questo ha portato alla solita battuta “ma cos’hai oggi, il ciclo?”. Da quella ironica frase è nato Ventotto: un progetto editoriale che si propone di esplorare le motivazione che rendono il ciclo un tema tabù e di rispondere al bisogno di informazione sull’argomento.

Ventotto è un’applicazione per smartphone gratuita suddivisa in 4 numeri che affrontano 4 tematiche principali: “Il menarca”, “Il ciclo”, “La gravidanza” e “La menopausa”.

Ogni numero approfondisce un tema attraverso articoli e rubriche accompagnati da uno stile di illustrazione semplice e immediato.
Ventotto non è solo un’applicazione, ma è molto di più: un progetto editoriale completo che, attraverso un profilo Instagram e un podcast, accompagna donne e uomini alla scoperta di un tema su cui, al giorno d’oggi, in molti hanno ancora troppi dubbi.
Il risultato ottenuto è merito di un team multidisciplinare, che ha saputo sfruttare le competenze dei singoli membri per progettare i vari prodotti, ma anche un piano editoriale completo e un programma di sostenibilità.